Trionfo Ferrari alla 6H.di SPA Francorchamps in Hypercar e LMGT3.                                                                                                             In un weekend  soleggiato a SPA-Francorchamps dove si è disputata la 6 Ore terzo round del Mondiale FIA World Endurance Championship dove hanno assistito 98.874 spettatori  ad una competizione colma di colpi di scena e emozioni.  Alle 14.00 bandiera verde della gara con le 3 Ferrari 499P che mantengono le prime tre posizioni, con Nicklas Nielsen con la #50 che precede la #51 di James Calado e la #83 (AF Corse) di Philip Hanson.  Un  contatto a Les Combes tra la Cadillac #38 di Sébastian Bourdais e la Porsche 963 #5 di Julien Andlauer che finiva in testa coda ma riprendeva subito prima dell’arrivo del gruppo delle LMGT3.  Al comando in LMGT3 Robin Martin con la Lexus #78 partita dalla Pole, davanti alla Ford Mustang #88 ed alla Ferrari#21.  Commette una infrazione Cèlia Martin con la Porsche #85 (Iron Dames) che le costerà una penalita di 5″.I doppiaggi delle Hypercar nei confronti delle LMGT3 arriva dopo un breve periodo che vede le classifica delle Hypercar che cambia nelle fasi di doppiaggio, ne approfitta Frédéric Mokowieceki con l’Alpine#36 che si porta in seconda posizione. A causa di una foratura rientra ai box la Toyota #8 del britannico Mike Conway. In LMGT3 un contatto alla “Bus Stop” tra Thomas Florh con la Ferrari #54 e Ryan Hardwick con la Porsche #92 costerà una penalità di 10″ al pilota della vettura di Maranello.  Allo scadere della prima ora il britannico Philip Hanson con la Ferrari #83 in difficoltà viene superato dalla Peugeot #94 di Paul Di Resta, Kevin Magnunssen con la BMW #15 e da Ferdinand Habsburg con l’Alpine #35.  Il britannico della Ferrari riesce a mantenere la 7ᵃ posizione per una breve Full Course Yellow causata da Nicolas Pino con la Porsche #99 ferma in pista per un problema ma riesce a ripartire.  In questa fase alcune LMGT3 si fermeranno ai propri box per i pit stop.  Hanson con la Ferrari #83 scivola oltre la 10ᵃ posizione.  Nella fase di Full Yellow Course rientra ai box la Ferrari #93 sulla quale i meccanici di AF Corse riscontrano un problema allo scarico; una volta risolto il problema la Ferrari rientra con 2 giri di distacco.  Alla seconda ora la BMW #31 di Yasser Shahin con un problema finisce in ghiaia alla “La Source”, mentre deve abbandonare la gara Petru Umbraresco con la Lexus #87: entra la Virtual Safety Car mentre quasi tutti i team hanno richiamato le vetture ai box per la seconda sosta e cambio pilota prima che la Safety Car raggruppasse tutte le vetture.  Dopo che la pista è stata ripulita e rimessa in sicurezza, sono arrivate le penalità alla BMW #46 Team WRT ,alla Porsche 911 LMGT3 R #92 Manthey 1ST Phorn ed alla BMW LMDh #15 costrette a rientrare per scontare un Drive Through.  Nei pit stop al termine della seconda ora sulla Ferrari #50 al volante sale Miguel Molina e sulla #51 Antonio Giovinazzi rispettivamente in prima e terza posizione, con l’Alpine #36 di Mokowiecki in seconda posizione.  Lotta serrata per la quarta posizione tra l’Alpine #35 e la Peugeot#93.  LM GT3: la BMW #46 dopo aver scontato il Drive Through  perde la leadership lasciando il primato di categoria alla Ferrari #21, che a sua volta deve fermarsi per la sosta ai box perdendo posizioni.  In questa fase al comando l’Aston Martin Vantage #27 di Heart of Racing Team che precede la Lexus #78 di Akkodis ASP Team.  Alla terza ora al comando troviamo l’Alpine #36 con Jules Gounon passa che in testa superando la Ferrari #51 di Miguel Molina.  Giovinazzi con la Ferrari #50 torna in terza posizione dopo un duello emozionante con la Peugeot 9×8 e la BMW, mentre nella Top 10 troviamo anche Toyota, Porsche e Cadillac.  In seguito arrivano delle penalità inflitte alla Peugeot #94 per infrazione al Pit Stop, alla Ferrari 296 #21 un Drive Through per infrazione al regime di Full Course Yellow, alla Porsche #92 per un contatto con la Mercedes #61 Iron Lynx e all’Aston Martin #27 un Drive Through per infrazione alla pressione delle gomme.   Alla quarta ora un violento contatto tra la Mercedes #6o Iron Lynx condotta da Matteo Cairoli e la McLaren #95 United Autosports di Sean Gelael con la McLaren che finisce violentemente nelle barriere a “Les Combes”.  Neutralizzazione e  inevitabile l’entrata della Safety Car per il recupero della vettura e della sistemazione delle  barriere.  Viene comminato uno Stop&Go di 30 secondi alla Mercedes per aver causato l’incidente; la neutralizzazione porta a  rientrare molte vetture ai box per un nuovo pit stop, mentre assistiamo ad un cambio gomme in Ferrari.  In testa in questa fase la Peugeot #93 che non si è fermata ai box, e che precede l’Alpine#36 e la Toyota #7; cambio piloti in Ferrari, sulla #51 sale Alessandro Pier Guidi e sulla #50 Antonio Fuoco.  La Toyota#7 di Kamui Kobayashi pressato dalle Ferrari arriva lungo alla “Bus Stop” e perde posizioni venendo superata dalla BMW #20 di René Rast e dalla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen.  LMGT3: al comando le Ford Mustang seguita in terza posizione dalla Ferrari 296 e Valentino Rossi con la BMW #46 in quarta, mentre vengono sanzionate con un Drive Through  la Lexus #78 e la Corvette #81 per essere uscite dalla corsia box con il semaforo rosso.

Una nuova Virtual Safety Car al termine della 4ᵃ ora  provocata da  un contatto tra l’Aston Martin #10 di Eduardo Barrichello e Sebastian Baud con la McLaren #59 (United Autosports) che finisce contro le barriere a “Fagnes”, ma che ripartiva velocemente ma doveva rientrare ai box per un foratura dopo il contatto all’ingresso della corsia box la vettura si ferma brevemente poi riprende la via dei box, nel frattempo diverse vetture rientravano ai box per una nuova sosta: per prima entra ai box la Ferrari #51 di Pier Guidi, segue Antonio Fuoco con la #50 e Mick Schumacher con l’Alpine #36 in lotta con le Ferrari per il primato.  In questa fase al termine della 4ᵃ ora al comando troviamo la Ferrari #51 con Pier Guidi.  Da segnalare che la Ferrari 499P #50  è sotto inchiesta per aver scambiato la posizione con la#51 in corsia box.  LMGT3; al comando la Ford Mustang #88 di Proton Competition che  precede la Porsche 911 #92 di Manthey 1ST Phorn, in terza posizione Valentino Rossi con la BMW #46.  L’Aston Martin #10 Racing Spirit of Le Mans dopo il contatto con la McLaren, deve rientrare ai box per cambiare una gomma forata ma si ferma brevemente all’ingresso della pitlane ma riprende la via dei box senza causare intoppi.  Alla 5ᵃ ora dopo le soste cambiano le strategie gara: al comando la Ferrari #51 alla 6 ore di SPA-Francorchamps.  La 5ᵃ ora è stata caratterizzata  da un triplice duello tra la Ferrari #51 di Pier Guidi, l’Alpine #36 di Mick Schumacher e la BMW #20 di Robin Frijns.  Schumacher prende il comando passando la Ferrari di Pier Guidi dopo Stavelot, poi anche Frijns sullo slancio supera la Ferrari #51 dove vengono a contatto più volte.  Pier Guidi riprendeva la posizione alla staccata della chicance “Bus Stop”: nel duello Pier Guidi superava il limite e si toccava con la BMW#20 di Frijns nella discesa dell’Eau Rouge, tagliando nella parte alta del Radillon; la direzione gara comunicava al pilota italiano di lasciare la sua posizione a Frijns.  In seguito Mick Schumacher con l’Alpine #36 deve rientrare ai box per una foratura alla ruota posteriore destra; allo scadere della 5ᵃ ora al comando prima della sosta troviamo Antonio Fuoco con la Ferrari 499P #5o, mentre assistiamo ad una sequenza di soste ai rispettivi garages  le vetture al vertice.  Un contatto tra la Peugeot 9X8 # 94 di Malthe Jakobsen e la BMW #20 di Frijns porta la Hypercar transalpina a dover rientrare ai box con la parte sinistra danneggiata.  LMGT3: al comando le 2 Ferrari 296 Vista AF Corse con la #21 di Alessio Rovera che precede di 20″ la #54 di Davide Rigon; nella Top 3 Mattia Drudi con l’Aston Martin Vantage AMR GT3 #27  The Heart of Racing Team.  Alla 6ᵃ ora dopo una lunga battaglia al limite la Ferrari conclude la gara con una doppietta: la #51 con l’equipaggio Alessandro Pier Guidi,vJames Calado ed Antonio Giovinazzi passa per prima sotto la bandiera a scacchi centrando la seconda vittoria consecutiva dopo Imola, terza consecutiva per il Cavallino nel 2025 nel FIA WEC.  Secondo l’equipaggio della #50 con Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen.  Ad inizio della 6ᵃ ora con strategie differenti al comando passava Sébastian Buemi con la Toyota #8 che manterrà fino alla sua ultima sosta quando mancano meno di 50 minuti al termine della gara sui saliscendi delle Ardenne.  Con le  differenti strategie la Ferrari #51 deve ancora fermarsi per un rabbocco di carburante, Pier Guidi rientrerà a rifornire quando mancano poco più di 10 minuti alla bandiera a scacchi ed uscirà dalla corsia box ancora al comando.  Delusione per la BMW M Hybrid V8 #20 che con Robin Frijns aveva lottato a lungo per il podio con la Ferrari #51 e la Alpine #36, prima di dover abbandonare la gara per problemi ai freni quando mancavano 45 minuti alla conclusione della terza tappa iridata.  La vittoria della Ferrari sul tracciato belga mancava dal 1972 nell’allora Campionato del Mondo Sport Prototipi.  Completano il podio  Mick Schumacher, Jules Gounon e Frèdèric Makowiecki con l’Alpine #36.  LMGT3: Maranello trionfa anche in LMGT3, una gara perfetta per la Ferrari 296 LM GT3 #21 Vista AF Corse, nonostante una penalità per non aver rispettato il tempo di collegamento del bocchettone di rifornimento.  Alesio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann tagliano il traguardo sotto in prima posizione regalando alla Ferari un meritato successo.  Al secondo posto la Ford Mustang #88 di Proton Competition guidata da Stefano Gattuso, Gianmarco Levorato e dal danese Dennis Olsen.  Completano il podio  Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Davide Rigon con la Ferrari 296 LM GT3 #54 Vista AF Corse-03_Classification_Race_Hour 6 -Testo e Foto Roberto Beretta