European Le Mans Series

ELMS-FP1: Cool Racing  in vetta nella prima sessione
La prima sessione di 90 minuti di prove libere FP1 dell’European Le Mans Series
al Paul Ricard per la 4 ore del Le Castellet si è svolta con pista asciutta.
LM P2
Il giovane pilota danese Malthe Jakobsen con l’Oreca 07 Gibson #37 (Cool Racing)firma il miglior tempo fermando il crono in 1:41.186,precede il pilota brasiliano Felipe Brugovich con l’Oreca 07 Gibson #10 (Vector Sport)  1:41.396,terzo miglior tempo per Louis Delétraz con l’Oreca 07 Gibson#14
(AO by TF) 1:41.476.
LM P2 PRO AM
I campioni in carica e vincitori del primo round a Barcelona,con il pilota francese Matthieu Vaxiviere allla guida dell’Oreca 07 Gibson#83 (AF Corse) ottiene il sesto tempo assoluto e primo di classe precedendo il compagno di vettura Alessio Rovera che realizza il tempo di 1:42.008,terza miglior prestazione per il pilota francese Mathias Beche con l’Oreca 07 Gibson #29 (Richard Mille by TDS) 1:42.223.
LM P3
Wyatt Brichacek con la Duqueine M30 D08 Nissan #4 (DKR Engineering) firma la miglior prestazione di classe fermando il crono in 1:49.545.Secondo miglior tempo per il pilota portoghese Emanuel Espirito Santo con la Ligier JSP 320 Nissan #17 (Cool Racing) 1:49.545.Pedro Perino con la Ligier JSP 320 Nissan#88 (Inter Europol Competition) ottiene la terza miglior prestazione fermando il crono in 1:49.796.

LMGT3
Julien Andlauer con la Porsche 911 R (992)LM GT3 #60 (Proton Competition) in 1:55.257.precedendo Davide Rigon con la Ferrari 296 LMGT3 #83 (GR Racing) 1:55.499.Terza miglior prestazione per Ben Tuck con la Ferrari 296 LMGT3 # 6 (JMW Motorsport) 1:55.727.

In questa sessione sono state esposte sono state esposte 4 FCY e una RED FLAG per un problema alla Duqueine M30 D08 Nissan#12  (WTM  by Rinaldi Racing).
07_FastestLapByDriver_Free Practice 1                                                                                                                                                                                                                              Testo e Foto Roberto Beretta