GTWC Europe Endurance Cup Nürburgring

GTWC:Alla 3 ore del Nürburgring trionfa la Lamborghini #163(Grasser Racing Team)                                                con l’equipaggio Frank Perera,Marco Mapelli,Jordan Pepper.

La 3 ore del Nürburgring 3 round del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup, Pepper,Mapelli,Perera regalano alla squadra austriaca la prima vittoria in Endurance Cup  dal 2017.
Una prima fila con 2 Porsche 911 GT3 R, la 96 (Rutronik Racing) con il polemanPatric Niederhauser e la 22(Schumacher CLRT) con Ahyancan Güven.

Dalla pole scattava al comando  il poleman
Niederhauser con la Porsche #96 ma in curva 1
la Ferrari 296 GT3 #71 con il pilota iberico David Vidales
che partiva in terza fila con il sesto tempo,con una staccata sanguinea superava gli avversari portandosi al fianco di Niderhauser inevitabile il contatto la Vidales centrava la Porsche#96 che involontariamente toccava la Mercedes AMG GT3 Evo#48 (Mercedes.AMG Team Mann-Filter che si trovava sulla sua sinistra.
Niederhauser rientrava ai box con una ruota forata,ma dopo 2 giri doveva
abbandonare la gara con ingenti danni alla Porsche nella parte destra della vettura.
Vidales veniva inflitta una penalità con un Drive Through,per aver causato la collisione.
Al comando della gara passava Pepper con la Lamborghini Huracàn GT3 Evo2
#163(Grasser Racing Team),seguita dalla Mercedes AMG GT3 Evo #48
(Mercedes  AMG-Team Mann Filter) con Lucas Auer.Le posizioni al vertice non cambiranno fino al termine della prima ora per i pit stop obbligatori.
Pepper lascia il volante a Mapelli, mentre Aurer lascia la Mercedes a Maro Engel.
I 2 leader mantenevano le posizioni staccando il gruppo degli inseguitori comandato dalla Porsche 911#22(Schumacher CLRT) con Dorian Boccolacci con oltre 10 secondi di svantaggio al termine della seconda ora.
A circa 1 ora dalla bandiera a scacchi il leader Mapelli si ferma per i pit stop
lasciando il volante della Lamborghini a Perera,Engel ritarda di un giro la sosta
dei pit stop nel tentativo di passare la Lamborghini e ci riuscirà,quando rientra per i pit stop lascia la Mercedes
al canadese Daniel Morad,che esce dalla pit lane al comando della gara.
Bastava un giro di pista a Perera per mandare in temperatura le gomme e la Lamborghini si riportava al comando della gara che Frank Perera non lascirà più fino alla bandiera a scacchi.


Si accendeva il duello per il secondo gradino del  podio tra
Morad teneva a bada gli attacchi Laurin Heinrich subentrato nei
cambi a Boccolacci con la Porsche 911 #22 ( Schuacher CLRT).
Una staccatona in curva1 a meno di 3 minuti alla bandiera a scacchi e Heinrich si portava in seconda posizione superando la Mercedes di Morad che terminerà in terza posizione.
La classifica Pro in una gara stradominata sul gradino più alto del podio  Franck Perera,Marco Mapelli e Jordan  Pepper.Seconda posizione per
Ayhancan Güven,Dorian Boccolacci e Laurin Henrich,completano il podio
Maro Engel,Lucas Auer,Daniel Morad.
Grandissima la prestazione della Ferrari 51(AF Corse-Francorchamps Motors) con Alessio Rovera,Davide Rigon e
Alessandro Pier Guidi che partivano in 48°posizione e sono terminato
in 8°posizione,anche se la vettura è sotto inchiesta per un contatto
di Pier Guidi alla BMW MA #32(Team WRT) con Dries Vanthoor.
Gold Cup
Seconda vittoria stagionale per l’Audi R8 LMS GT3 Evo II #25
(SaintèLoc Racing) con Gilles Magnus,Jim Pla ePaul Ewrard ampliando il vantaggio in classifica.
Silver Cup
La squadra belga Boutsen VDS con la Mercedes AMG                                                                                                      GT3 Evo#10  con l’equipaggio Aurélien Panis,Cesar Gazeau,e Roee  Meyuhas con il 10°posto assoluto e primi di classe.

Bronze Cup
La squadra tedesca Rutronick Racing dopo la beffa in Pro,ha portato la Porsche 911 GT3 R#97 con l’equipaggio Dennis Marschall,Dustin Blattner e Loek Hartog vincitori assoluti di classe,controllando la gara al comando,per tutta la gara dal via alla bandiera a scacchi.
GTWCEU_GT3 NBR_R_ResultList_1_0                                                    Testo e Foto Roberto Beretta